mercoledì 19 novembre 2014

Riepilogando...

Un memento - soprattutto per me stessa, per fissare i momenti e le fasi di questa lunga&convulsa ristrutturazione che da più di un anno permea e condiziona la mia (le nostre) vita.

Molto è cambiato; ora abbiamo pavimenti in cotto al primo piano, un bel parquet in iroko al secondo piano, due bagni (quasi) completi - di cui uno, il 'mio', vado particolarmente fiera - una cucina in fieri e tutti gli elettrodomestici pronti per essere montati.
Abbiamo finestre restaurate, recuperate dal suocero artigiano valentissimo ed uomo di pazienza infinita; abbiamo la metà delle persiane necessarie - le irrecuperabili che andranno sostituite sono ancora in fase di lavorazione.

Abbiamo una stanza dedicata con un paio di armadi Ikea che ci hanno assorbito per più d'un weekend; abbiamo tante scatole, sparse tra la vecchia e la nuova casa.

Abbiamo - soprattutto - voglia di viverla, questa vecchia, nuova casa!




Pulitura cotto della cucina; grazie ad Angela e  Francesca Meazza.


La fase montaggio armadi: le ante scorrevoli (pesantissime!!!!)




Lo scorcio della minuscola 'stanza armadi'




Il mio vanto&orgoglio: comodino alluvionato, pazientemente recuperato da me e dal marito; de-laminato, stuccato, ridipinto con chalk paint old white.






Un bagno per il quale 'vale la pena'!

Come primo spot dopo sette mesi di silenzio, direi che possa bastare...ma c'è ancora molto - oh, accidenti se c'è - da vedere (ed un'immensità da FARE!!!!)

venerdì 11 aprile 2014

In questo ESATTO momento.

Al lavoro; Venerdì.
E sto pensando - e vorrei - che la mia attuale casa, quella 'provvisoria', quella 'a termine', non fosse così caotica, così transitoria, così impersonale come, in effetti, è.

Non parla di me, di noi.
Semplicemente, ci contiene.

E' tutto ciò che mai vorrei fosse la nostra nuova, futura casa.





Insomma, spero in qualcosa che abbia un'ANIMA.

giovedì 13 marzo 2014

TrediciMarzo

13.03.2013.
13.03.2014.
Un anno - esatto - di casa mia; un anno fa si andava a rogito e si ritiravano le chiavi (tre mazzi eterogenei di chiavi consunte - in linea con la casa stessa, direi!) per poi, giusto un paio d'ore più tardi, aprire con immensa gioia quel cancello di ferro sgangherato verde (tale era e tale è rimasto) ed entrare in un nuovo mondo, finalmente nostro!

Ora abbiamo una vestigia del giardino che fu - più che altro una discarica di pietre, assi di legno, carriole parcheggiate e sacchi di cemento in attesa - e due terzi di casa in dirittura d'arrivo; molti lavori di recupero - che mi parevano assolutamente improponibili - già ben avviati e con risultati più che soddisfacenti (vedi le finestre: non avrei MAI pensato che il Suocero - SantoSubito tre volte, in questo caso! - sarebbe riuscito a fare un così GRAN BEL lavoro); un bagno in fieri ed un altro ai blocchi di partenza.

Oh, certo, mancano ancora molti di quegli interventi invisibili agli occhi ma fondamentali (rinforzo del piede della struttura, camera d'aria tra struttura e terreno, intonaco anti umidità di risalita, allaccio gas&acqua ai contatori, calderina&termosifoni da montare...) però già avere i pavimenti posati, le porte che chiudono di nuovo, i telai delle finestre in bolla - credetemi: è una sensazione fantastica!



Prima della cura: a parte gli schizzi di cemento, da notare lo spessore dello strato di vernice: prossimo al centimetro, ormai!


La serie delle tre finestre in camera di Poci - le uniche con telaio ad arco: tre ore per riportarne a legno SOLO una...



Argomento a parte merita il pavimento della stanza degli ospiti (2x1: studio del marito E stanza per gli ospiti); non avendo la possibilità di mettere il pavimento recuperato, dato l'elevato spessore delle piastrelle in cotto, abbiamo ripiegato su una ceramica praticamente uguale che, col suo spessore di soli 9 mm, ci permetteva una sorta di continuità 'a colpo d'occhio' (allo studio si accede dalla zona pranzo della cucina).
Nostra prima intenzione era mettere un parquet ma l'idea di avere cotto-parquet-piastrelle del bagno (nero lava) in sequenza...beh, mi disturbava; trattandosi di casa vecchia (fine ottocento, non azzarderei un 'antico') con vari ambienti in sequenza, per l'accesso al bagno è necessario transitare dallo studio e ritengo preferibile, nel caso, una certa omogeneità anche solo d'apparenza.

Programma del weekend: sfoltire la massa di tronchi creata dal taglio (al 'ciocco!) della foresta di allori e cominciare a sverniciare le antine interne delle finestre del piano superiore: avrò bisogno d'una buona iniezione di olio di gomito...

giovedì 6 marzo 2014

Voglia di Sole

Con la Primavera ancora lontana, lo so, ma col mese di Marzo ormai avviato, il mio desiderio di sole&calore diviene quasi impellente; dire che sono stanca, avvilita, demotivata da un lungo inverno di pioggia praticamente ininterrotta è - davvero - dir poco.
Mi sono imbozzolata nella mia pigrizia, durante l'intero periodo, e crogiolata in essa; ho poltrito ogni benedetto weekend, spesso non alzando il sedentario dal letto se non per le faccende improrogabili; ho vegetato di libri&tv.

Me lo fa sempre, l'inverno nella mia ben poco accogliente casa attuale; lo spazio è misero (beh, magari non proprio ma) e mal distribuito, gli arredi non sono adatti al luogo né in sintonia col mio gusto; il tutto è stato frettolosamente raffazzonato quando ho traslocato (venti metri secchi!) da casa dei miei, ricolma del desiderio di avere un rifugio personalmente, finalmente 'mio'.
Poi è arrivato Lui, Guido, a fasi alterne; ed ancora, la mia meravigliosa Poci - lei, però, in pianta stabile, non pendola da una città all'altra come suo padre: ed abituarsi ad avere un'altra persona stabilmente, permanentemente, perennemente accanto è stato, per me, non così facile.

Perché m'ero abituata bene, nel mio nido incasinato&improvvisato; 70 metri quadri suppergiù tutti per me d'improvviso si son visti riempire di giocattoli, abitini, culle, lettini, fasciatoi, scarpe numero 43, camicie e cravatte.
Di botto, di colpo, d'improvviso.

Ed ecco che l'improbabile rifugio della single è diventato una casa di famiglia SENZA esser stato preparato per farsi tale; ed è stato, da lì, un susseguirsi di acquisti impulsivi tesi a contenere la qualunque - spesso affrettati e con l'occhio attento al minimo budget disponibile - che hanno fatto di una casa il caos completo, totale ed indicibile che è oggi.

Al momento la nostra magione ci sta rigettando; non scherzo, sta cercando di liberarsi di noi negandoci ogni piccolo, minimo angolo anche solo dove poggiare una nuova scatola - tanto è vero che gli ultimi acquisti della Rue sono stipati qui in ufficio, chiusi in contenitori improbabili o avvolti da pluriball così poco chic.

Ma qualcosa ho lasciato a vista, per ricordarmi che prima o poi VillaGina sarà accessibile e tutto quanto troverà, in un modo o nell'altro, la miglior collocazione: per ora mi godo questo, attendendo un sole primaverile che, spero, mi risveglierà dalla mia maledetta, bulimica apatìa.





lunedì 3 marzo 2014

AmbientiAssortiti

Venerdì sera ho girovagato a lungo zampettando di blog in blog - vistando case in stile industrial, country, shabby chic (SharmElScic, come mi sfotte Guido...), minimaliste: tutte belle, tutte calde, confortevoli, alcune proprio stilose.
Soprattutto, però, FINITE!

Qui, ahimè, abbiam finito poco o nulla ma, passo dopo passo, procediamo (SuoceroSantoSubito&Co. procedono, che io davvero ultimamente sono posseduta dal demone della LarvosiCronica&PigriteGaloppante - ma, già lo so, colpa del meteo!) e mentre la ditta lavora alacremente (e da fare ce ne è davvero TANTO!) io fantastico sul come&dove, sul cosa&quando senza dimenticare il QUANTO...

Il Quanto è sempre Troppo.
Ma con quanto abbiamo al momento investito (al di là dell'invisibile agli occhi ma necessario al consolidamento) siamo riusciti a fare questo:


 Soffitto cucina con le travi (necessariamente) a vista, sbiancate (o meglio, imbiancate ed invecchiate ad hoc con tecnica del Suocero);


 Soffitto zona pranzo (attigua alla cucina, sarà separata da un bancone/penisola) a volta (di una volta); ancora indecisa sul colore delle pareti ma il soffitto resterà bianco;


Le piastrelle della cucina, bianco talco con leggera diamantatura (davvero soft) posate esclusivamente dietro la zona lavello-fuochi (su consiglio del Suocero e dietro insistenza del Marito ho dovuto cedere alla posa sino-a-terra...speriamo non interferisca col montaggio della cucina);



Il 'mio' bagno, prove di battiscopa&pavimento.
Non sto più nella pelle per vederlo finito!

Quindi, tempo permettendo questa sera (avendo il marito trasfertista di passaggio a cena col collega: 'svizzera' in padella, insalata e bruschette a gogo!) zampetterò ancora e volentieri per blog di arredo, senza dimenticare la necessaria, immancabile puntata dalla Dani della Rue de la broc.

E magari tra una decina di giorni (giusto il tempo di organizzare il 'set') riuscirò anche ad ambientare, per soddisfazione personale, i miei acquisti broc nella mia casa decisamente d'antan... :) 

lunedì 24 febbraio 2014

Un passo dopo l'altro.

E si procede; non di fretta - ché qui le cose vogliamo anche un po' decantarle onde evitare di pentirci di scelte eccessivamente affrettate, ma si procede.
'Abbiamo' (leggi: SuoceroSantoSubito&Co) finito di posare il pavimento del primo piano - le famose pianelle recuperate dal team delle meraviglie (sodalizio di cui sopra!) - e cominciato la posa del pavimento del bagno del secondo piano (il 'mio' bagno, vagamente retrò....ehm, anzi, nemmeno vagamente: proprio tale!) e questo è il risultato:



Così si presenta la cucina (o meglio, si presentava datosi che ora il muro di fondo sfoggia una livrea bianca&scintillante di 10 x 15 diamantate color talco) ed io la trovo DE-LI-ZIO-SA!


Questo, invece, il salotto; nella parete di destra (che non si vede) ed incorniciato da due finestre, sistemeremo in maniera ancora non ben definita questo caminetto, recupero&dono del Suocero - che da parte sua non ha nulla da invidiare al miglior brocanteur sulla piazza (mi perdoni la mia Privatissima&Adorata DaniVerdeSalvia che non rientra nel novero dei 'tanti', essendo lei una fuoriclasse!!!)


...non è una vera chicca?


domenica 24 novembre 2013

Suocero d'assalto!

Tanto di cappello al direttore lavori - dicasi anche 'IlSuocero' che, armato della più feroce determinazione, fa si che i lavori procedano senza soluzione di continuità.

Ecco come si presentano al momento alcuni degli angoli strategici della CasadiPoci:



Incredibile, vero? Sembra tutto questo sia necessario per distribuire il nuovo impianto di riscaldamento; il color rosso è decisamente trendy - nonostante ciò li nasconderemo dietro una controparete in cartongesso.





La mia cucina futura, via il controsoffitto ed una parte d'intonaco; in progetto, 'sbiancare' le travi e dipingere del medesimo colore le tavole - conto, rendendo omogeneo il colore, di mimetizzare la trave non parallela alle altre (e vattelapesca sul perché l'abbiano messa così!!!)
Niente male, vero, il muro riportato a sasso?
Ecco, l'intera casa è costruita così!



Un delizioso locale, munito di finestra (quella non la ho fotografata ma meriterebbe: praticamente è a livello pavimento) e splendido soffitto con travi a vista e pianelle in cotto: minuscolo, un paio di metriquadri, e destinato a ripostiglio.
Terribile, ma non esiste altra possibilità di utilizzo...
Ah, la scala sullo sfondo, vintage doc, è destinata a tutt'altro utilizzo, con estrema probabilità del 'mio' bagno.
Niente male, vero?


La porta d'ingresso al suddetto locale, cui si accede dalla futura stanza armadi; dovrò impegnarmi nella cerca di una scaletta a due gradini genuinamente vecchia per garantire l'accesso.


Ed infine, la sorpresa: la Signora Gina, presumo, ed il pittore locale Belletti (aripresumo) - o forse i nonni dei suddetti?
In ogni caso - si, mi piace; troverà casa, una volta rimesso in sesto, su una delle pareti del soggiorno.
Che posso farci, adoro queste cose vecchie!